Wednesday, September 17, 2008

Ancora sulla crisi USA

Capitolo 3

Nota giustamente Alesina sul Sole24ore del 15/09 che le differenze tra la situazione attuale e la crisi del 29 sono sostanziali.

«Gli errori principali [allora] - spiega Alesina - furono quattro. Il primo fu quello di tornare al protezionismo: le esportazioni crollarono e gli effetti recessivi sull'economia reale furono amplificati. Il secondo errore lo commise la Fed che anziché iniettare liquidità nel sistema, si mosse nella direzione opposta, aumentando il panico tra i risparmiatori. Terzo errore grave fu il mancato intervento del Governo americano dopo i primi fallimenti bancari. Oggi non è stato così, come dimostrano i casi Fannie Mae e Freddie Mac. Infine, il presidente Hoover invece tollerare un aumento del deficit pubblico, aumentò l'imposizione fiscale per tenere in equilibrio i conti pubblici, con ulteriori conseguenze sui consumi e dunque sull'economia reale».

Tra il 1929 ed il 1933 infatti si è avuta negli Stati Uniti una riduzione dell’offeta di moneta del 33%, un quinto delle banche commerciali fu costretta alla chiusura ed il reddito monetario reale crollò del 36% (Friedman and Schwartz,1963).

L’odierna situazione statunitense sembra diversa. Il grafico sull’andamento degli aggregati M1 ed M3 dimostra che dal 2005 ad oggi la FED continua a perseguire una politica espansiva (in presenza di crescita reale positiva).



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